Gaballo presenta ‘A Berlino va bene’
Giovedì 13 dicembre 2018 alle ore 18.30 Simone Gaballo presenta il suo libro A Berlino va bene. L’autore dialogherà con Monia Dell’Unto.
Il libro. Roma, autunno 2016. Andrea è un quasi quarantenne alla ricerca di un lavoro. Risponde su internet all’annuncio dei sogni: social media manager nella sua amata Berlino presso un’agenzia di comunicazione. Guidato dalla sua curiosità morbosa, trova su Facebook il profilo di una sua vecchia fiamma tedesca di qualche anno prima: Claudia. È bastata una sera per non dimenticare più il suo volto. Claudia, però, è scomparsa l’estate precedente a Berlino. Sul suo profilo social, ha lasciato un solo indizio: la frase «Heinz ist gut» (Heinz sta bene). Quanto basta per spingere Andrea a mettersi in viaggio: tutti cercano Claudia, ma sarà lui a trovarla, ne è certo. Tra birre, kebab, pensioni low cost, notti di sesso facile, violenza, terrorismo jihadista, social network e perfino l’aiuto di David Bowie, il protagonista scoprirà ben più di ciò che è andato a cercare.
L’autore. Simone Gaballo, social media specialist, giornalista pubblicista, blogger di prima generazione, ha tenuto docenze di social media marketing. Nel 2011 ha pubblicato il racconto breve Miracolo al supermarket per il progetto di bookcrossing Passaggi. Nutre una passione smisurata per la città di Berlino, che considera la sua seconda casa.
Estratto del libro
Sono diventato anaffettivo, cerco il brivido di un’emozione, ma difficilmente lo trovo. Sono venuto a cercarlo qui perché la media delle emozioni concentrate in pochi giorni è superiore a quella che mi regala la mia Roma in due o tre anni. Claudia, le bevute infinite con Sandro, i violini dell’orchestra sinfonica che accompagnano Peter Gabriel in una straordinaria cover di Heroes di Bowie sotto la porta di Brandeburgo. Berlino non è più bella di Roma, ci mancherebbe altro: è solo profondamente diversa. O forse poi vivere qui, mi porterà a non provare più quelle emozioni?
A guardare Annalisa in quelle condizioni, mi viene da piangere. E non è un pianto per la sua situazione, sono lacrime trattenute dopo anni di mancate emozioni. Quella mia goffa caduta mi ha reso un eroe ai suoi occhi, anche se sulle prime mi ha insultato. Sono i miei soliti ragionamenti da idiota, lo so, ma voglio provare a piangere, a non fare come questo cielo stitico che non solo non vuole buttare giù un misero fiocco di neve, ma decide di non farti guardare nemmeno un’alba come si deve.
Approfondimento
Musica new wave e social media: due elementi apparentemente lontani nel tempo, si incontrano nell’opera prima di Simone Gaballo dall’inequivocabile titolo “A Berlino va bene”. Inequivocabile perché è la citazione di un celebre pezzo new wave di Garbo del 1981 e perché l’intero romanzo è ambientato nella capitale tedesca, che negli ultimi anni ha rappresentato il sogno di una vita migliore per diverse migliaia di giovani italiani. Alla soglia dei 40 anni, Andrea Straniero si ritrova per l’ennesima volta senza lavoro a Roma: l’annuncio da social media manager a Berlino è troppo ghiotto per non fuggire via. In più,
Claudia, una sua ex fiamma conosciuta lì, è scomparsa. Sarà l’occasione giusta per mettere alla prova la sua abilità indagando sulla vita della ragazza attraverso Facebook e Instagram, conoscere nuove persone, sviluppare strane dipendenze alimentari, guardare con disillusa ironia quello che accade intorno a lui. E restare sulla corda fino all’ultima pagina. La riflessione sui social è molto amara e per di più scritta da chi lavora in quel mondo da circa dieci anni. Se Berlino è assoluta protagonista del libro – quasi una mini guida per turisti non proprio alle prime armi – la musica, non solo la new wave, è sempre presente. Talmente presente che l’autore ha realizzato anche una playlist, colonna sonora del romanzo.